Venerdì 6 novembre l'Università degli studi di Milano - Bicocca organizza il webinar "Oltre la democrazia. Tecniche e problemi delle democrazie digitali".

Il tema sarà quello della partecipazione democratica per mezzo di strumenti digitali alle vicende pubbliche, e si inserisce nel corso Juridical and Social Issues in Information Society, dove vengono affrontate le questioni giuridiche relative all'attuale società dell'informazione.

"Società dell'informazione" è un termine in uso dagli anni Settanta, che ha guadagnato popolarità ed è oggi ampiamente utilizzato nella vita sociale e politica. La crescita sostenuta e accelerata dei media, dell'offerta di istruzione e delle tecnologie di comunicazione informatica, ha portato molti a sostenere che la crescita esponenziale di informazioni che ne è derivata tracci il confine di una nuova epoca.

 In un contesto di questo tipo, sarà difficile continuare ad escludere la manifestazione della volontà e la partecipazione del popolo alle scelte politiche dalla trasformazione digitale in atto.

Di seguito il relatori e una breve panoramica dei loro interventi:

  • Prof. Gianmarco Gometz, Università di Cagliari
    Relazione: che cosa (non) è la democrazia elettronica
    Dopo aver introdotto una nozione di democrazia elettronica e una tipologia delle diverse forme di partecipazione democratica informatizzata, si esaminerà il ricorso a strumenti di manifestazione della volontà del demos non previsti dalle odierne architetture costituzionali e si criticherà la tendenza a ricomprendere nel riferimento dell’espressione “democrazia elettronica diretta” delle consultazioni popolari non vincolanti, dunque non democratiche in senso proprio ma al più demoscopiche. Si discuterà inoltre dei rischi di democrazia eterodiretta posti dall'impiego di sistemi che dietro le forme della partecipazione digitalmente mediata dei cittadini alle scelte pubbliche celano il potere autocratico, arbitrario e d’ultima istanza di chi amministri il medium tecnico e organizzativo usato per adottarle. Si concluderà che molte pratiche comunemente ricondotte al concetto di democrazia elettronica ne sono dei meri simulacri; ciò vale in particolare per le forme di partecipazione elettronica esposte a fenomeni di astroturfing e per quelle controllate o agite da soggetti non rappresentativi del popolo né in senso statistico né in senso politico-normativo.

  • Prof. Gianluigi Fioriglio, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
    La democrazia digitale nell'era della post-verità. Il ruolo dei provider
    La post-verità e i provider hanno un forte impatto sulla democrazia, sia nella sua connotazione attuale sia nella prospettiva di una sua evoluzione verso la democrazia digitale. La prima, fra l’altro, può contribuire a plasmare l’opinione pubblica e incide sulla costruzione del dissenso e del consenso. I secondi gestiscono piattaforme telematiche sempre più cruciali nella Società dell’informazione e si caratterizzano per essere poteri privati in grado di fronteggiare e addirittura prevalere su poteri pubblici, ponendosi altresì come canale sia di informazione che di disinformazione (ad esempio, nel caso delle fake news). Quale ruolo può avere il diritto nel combattere la prima e regolamentare i secondi affinché contribuiscano all'evoluzione verso la democrazia digitale?

  • Prof. Marco Mancarella, Università del Salento
    Il voto elettronico in Italia: tra presente e immediato futuro
    Negli ultimi lustri si è assistito ad un utilizzo sempre più frequente delle nuove tecnologie per sviluppare la partecipazione democratica dei cittadini alle vicende pubbliche e per la trasparenza dei processi decisionali. Le nuove tecnologie sono uno strumento importante per la partecipazione dei cittadini alla vita politica a livello europeo e a livello nazionale, regionale e locale e possono rappresentare un fattore di riduzione del tempo e del costo complessivo per le autorità nello svolgimento di una consultazione elettorale o referendaria, consentendo il conseguimento dei risultati di voto in modo affidabile e in maniera più rapida e fornendo agli elettori, al contempo, un servizio più efficace. L’Italia, sebbene in ritardo, si è finalmente incamminata nell'ultimo decennio lungo la strada che sta conducendo alla regolamentazione dei primi strumenti di voto elettronico in ambito pubblico.


Per partecipare al webinar clicca qui 

Numero riunione (codice di accesso): 137 441 1573

Password riunione: 1qaz2wsx (17292979 da telefono)