Il Norwegian Consumer Council ha recentemente accusato due note app di incontri di diffondere a terze parti dati personali dei propri utenti.

In un caso, tale diffusione riguarderebbe anche l’orientamento sessuale dei propri iscritti, una categoria di dati personali che l’art. 9 del GDPR ricomprende tra quelle speciali e che richiedono particolari cautele per essere trattate (tra cui, il consenso esplicito al trattamento di tali dati personali per una o più finalità specifiche).

L’associazione dei consumatori norvegese denuncia la possibilità che i consumatori-utenti, esposti alla diffusione illegittima dei propri dati personali più delicati, possano essere oggetto di discriminazioni o manipolazioni. Per quanto il GDPR abbia portato l’attenzione su pratiche che, seppur diffuse e spesso tollerate, ledono i diritti delle persone, la strada da fare è ancora lunga.

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