L’etica nei confronti delle persone è ormai un punto cardine per lo sviluppo sociale, anche e soprattutto a livello di mercato. Il marketing, in quest’ottica, ha ruolo di mediatore nei rapporti tra aziende produttrici e compratori finali, in quanto si pone a metà strada fra i due attori. Per questi motivi il suo impegno nei confronti del rispetto e della protezione della privacy deve essere il più attivo e solido possibile.

Cambiare prospettiva verso i clienti

Lo scenario attuale impone un nuovo approccio nei confronti dei clienti: in primo piano deve essere posta la persona. Si tratta di una grande evoluzione dallo status quo. Non è mistero infatti che il marketing, specialmente quello digitale, dà priorità a interessi commerciali impedendo agli utenti di poter navigare in rete se questi non acconsentono a cedere dei dati. Dati che spesso non sono nemmeno necessari alla profilazione, ma vengono semplicemente venduti a terze parti.

Marketing e privacy non sono antagonisti

La tutela della privacy e le strategie di marketing non sono tra loro antagonisti, ma rappresentano due facce della stessa medaglia: un messaggio pubblicitario inviato nel rispetto dei principi generali in materia di trattamento dati risulta sicuramente più efficace e permette di progettare le proprie strategie di marketing costruendo un rapporto basato sulla trasparenza e la fiducia con il potenziale cliente.

I cookies non vanno presi alla leggera

Nonostante l’importanza della questione, molti utenti accettano con leggerezza le condizioni imposte dal web tramite i cookies, cedendo ingenti quantità di dati. Proprio questi token sono il principale ostacolo a un marketing veramente etico e il principale attore per la mercificazione dei dati delle persone. Non a caso, con il loro continuo utilizzo e la noncuranza degli utenti, i quali tendono ad accettarli incondizionatamente, ci si sta sempre più avvicinando a un futuro dove la principale e più valente moneta di scambio saranno i dati raccolti dalla navigazione web.

I cookies non vanno usati in modo strumentale. La scelta sulle impostazioni deve essere agile e non compromettere la fruibilità del sito ma, allo stesso tempo, deve dare modo alle persone di capire esattamente a quali conseguenze si stanno esponendo. Acconsenti, scegli, personalizza, le opzioni sono spesso incompresibili e non danno modo di fare una scelta consapevole.

Le soluzioni ci sono e sono a portata di mano

È possibile coniugare il marketing con la privacy? È possibile evitare che i dati vengano usati come moneta di scambio?

Se non si prendono iniziative per arginare il fenomeno il rischio è andare incontro al peggior scenario possibile: un trattamento dei dati mirato a modificare sempre più in profondità le abitudini delle persone, ben oltre quanto consentito dalle attuali operazioni di profilazione. Le agenzie di marketing hanno la possibilità di prevenire questo declino tramite una maggiore regolamentazione, minimizzando azioni eccessivamente intrusive e manipolatorie.

Se i dati, che sono necessari per obiettivi aziendali e pubblicitari, venissero utilizzati solo per gli scopi specifici e poi eliminati, il loro impiego sarebbe molto più corretto ed etico.

Per fare questo è necessario ricordare che si sta parlando di persone, con valori, obiettivi e sentimenti. Di conseguenza bisogna mettere al primo posto la cura della dignità altrui: il guadagno deve essere solo una conseguenza del rispetto degli individui.

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